Vino e Fusa a go-go

Intervista Azienda agricola Fiorano

L’ Azienda Agricola  FIORANO è un’azienda biologica che fa del rispetto della natura il suo punto di forza. Situata a Cossignano, nel cuore della provincia di Ascoli Piceno, nel sud delle Marche. La zona è  particolarmente rinomata per l’alta qualità dei suoi vini. Una ristretta area di comuni del piceno, tra cui Cossignano, è la zona di produzione elettiva della DOC Rosso Piceno superiore e della DOCG Offida Pecorino.

La cantina Fiorano nasce nel 2003 dalla volontà di Paolo Beretta e Paola MASSI di dedicarsi totalmente alla realizzazione del sogno di una vita , quella di produrre vini biologici artigianali improntati  a lavorazioni naturali e  rispettose dell’uva e del  vino .

Abbiamo  messo in pratica sin da subito, precorrendo i tempi, la filosofia ben descritta nel manifesto dei Vignerons d’Europa del 2009 nel quale si asserisce che “Il vignaiolo è colui che si prende cura della vigna, della cantina e della vendita in prima persona , che dà vita a un vino che dona piacere, figlio del territorio e del suo pensiero, espressione di un’autentica cultura . Coinvolge il consumatore con la sua passione, custodisce ed arricchisce il territorio e la sua biodiversità.”

Negli anni il nostro impegno  in una conduzione ecosostenibile dell’azienda vinicola e agrituristica, nello stile riconoscibile dei  vini, nella difesa del territorio, nella qualità dell’accoglienza agrituristica, ci hanno contraddistinto con soddisfazione.

FIORANO è stato inoltre co-fondatore del nuovo consorzio di vignaioli biologici delle Marche “TERROIR MARCHE” , il quale si propone di valorizzare e promuovere la viticoltura biologica delle Marche, la tracciabilità dei suoi vini, la difesa del territorio e dei beni comuni, la diffusione di culture e pratiche per un’economia sostenibile e solidale.

1.Qual’è il vostro approccio al vino?  Lasciamo che il vino sia, conducendolo delicatamente per mano come un fanciullo che si affaccia alla vita. Ne guardiamo la luce, il suo spessore , la sua proiezione nel tempo e cerchiamo di capire l’adulto che sarà.

2.Come state? E come state affrontando questa annata? Noi ci siamo, con fatica, con passione con la speranza che tutto questo un giorno finirà. Anche perché dopo un po’… Affrontiamo questa annata con accettazione. Incazzarsi porta solo alla depressione. NO depression, please.

3.Il gusto oltre la sete: quale delle vostre bottiglie bere in tempi di coprifuoco?  Sapete che vi diciamo? Per una beva spensierata e succosa, tipo Glu Glu, consigliamo il sangiovese I PAOLI ; per serate più di carattere e calde, magari un SER BALDUZIO o un bianco GIULIA ERMINIA. 

4.Una frase, un invito, un augurio, un monito, una suggestione per gli avventori dell’ Escobrillo.. (sbizzarritevi pure..) 

Ragazzi, la vita è troppo bella. Così come la socialità. Difendiamole strenuamente . Un buon bicchiere di vino è nato per questo. 

Facoltativo ma importante: se volete esprimere il vostro parere su Frenchi è il momento di farlo. Si consiglia di utilizzare una terminologia enologica.

Frenchi, una delle persone più maledettamente competenti in tema enoico , talebano al punto giusto e  con grandi convinzioni che dispensa con la sua simpatia. Viva Frenchi! Frenchi, ora e sempre.