Vino e Fusa a go-go

Intervista Azienda agricola Ghëddo

Noi di Ghëddo siamo una piccola e giovane azienda non abbiamo né araldi né storia a cui appellarci eccetto quella del nostro territorio, che rispettiamo e valorizziamo. Coltiviamo circa tre ettari vitati, ciò ci consente di dare ad ogni singola pianta cure ed attenzioni peculiari e di conoscere ad occhi chiusi il nostro terreno e le sue potenzialità.

Tre sono i principi che guidano il nostro lavoro: rispettare l’ecosistema vigna, produrre del buon vino e divertirci.

Abbiamo vigneti di proprietà a La Morra e ne ne lavoriamo alcuni a Roddino, nel Roero e nel tortonese. La nostra cantina si trova a Monforte d’Alba in località Bussia.

I nostri vini rispecchiano fedelmente l’annata, nel bene e nel male, partiamo da un meticoloso lavoro in vigna per arrivare all’estrema pulizia in cantina, caratteristica che ricerchiamo anche nel bicchiere: vini netti all’olfatto.

Motivo di orgoglio è per noi curare ogni dettaglio personalmente: dalla potatura sino alle casse portabottiglie prodotte con legno di recupero.

1.Qual’è il vostro approccio al vino? 

Di solito abbastanza vorace, ma stiamo cercando di bere meno perché i postumi si fanno sempre più sentire. Scherzi a parte, essendo i primi consumatori dei nostri vini, il primo obiettivo è che piacciano a noi. Cerchiamo di rispettare la vigna con meno trattamenti possibili e in cantina lavoriamo con precisione e pulizia estrema per produrre vini che siano sani ed esaltino quello che esce dalla vigna.

Fin da ragazzi siamo sempre stati un po’ allergici alle regole e alle classificazioni. Pertanto ci riteniamo abbastanza liberi di fare ciò che sentiamo giusto per noi, per le nostre vigne e per i nostri vini, senza preoccuparci troppo di etichette come “naturale”, “biologico” o “convenzionale”, che reputiamo, soprattutto nel mondo del vino,  principalmente operazioni di marketing. 

2.Come state? E come state affrontando questa annata?

Un po’ stanchi e impegnati ma molto bene. Siamo entrambi diventi padri da pochi mesi… manco a farlo apposta… quindi questo coprifuoco alle 22 tutto sommato è abbastanza ininfluente per noi.

L’annata vitivinicola è andata bene. Siamo riusciti a vendemmiare tutto a piena maturazione e completato il ciclo delle fermentazioni siamo piuttosto soddisfatti dei risultati ottenuti.

Le vendite scarseggiano un po’, ovviamente, però abbiamo un buon numero di clienti privati affezionati che stanno facendo scorta di provviste per il lungo inverno pieno di incertezze che si prospetta. E avere la cantina piena, comunque, qualche sicurezza in più te la dà.

3.Il gusto oltre la sete: quale delle vostre bottiglie bere in tempi di coprifuoco? 

Tutte. 

Per il bianco magari non è la stagione più ideale,  ma con uno spaghetto alle vongole o con un’insalata di porcini crudi, che forse si trovano ancora, sta che è una meraviglia.

Con i ristoranti crudi e più tempo per cucinare ci si può divertire un po’ con l’abbinamento cibo/vino. Quindi:

Dolcetto si sposa benissimo con tagliolini al ragù, zuppe e affettati cotti.

Nebbiolo si accompagna molto bene con primi piatti importanti come le lasagne, con carne alla griglia o con bolliti misti.

E poi il Barolo, con l’inverno e le festività in arrivo, ci saranno sempre più occasioni per berlo. Io credo che esalti e venga esaltato in abbinamento a pietanze strutturate e succulente come un brasato, della selvaggina in umido o dei volatili arrosto.

4.Una frase, un invito, un augurio, un monito, una suggestione per gli avventori dell’ Escobrillo..

(sbizzarritevi pure..) 

Prendetevi delle grandi sbronze a casa nel weekend e passate il giorno dopo in preda ai postumi sul divano: è il modo migliore per evitare gli assembramenti del fine settimana e sconfiggere il Covid!

Un grande abbraccio a tutti: spero che i nostri vini portino un po’ di calore nelle vostre case.

Facoltativo ma importante: se volete esprimere il vostro parere su Frenchi è il momento di farlo. Si consiglia di utilizzare una terminologia enologica.

Mi spiace… Non credo di aver mai bevuto qualcosa con un grado alcolico sufficiente a descriverlo in modo adeguato.